54. Luglio 2021

25. Luglio 2021 IN HOC SIGNO 0

Cari amici,

vi proponiamo in questo numero di IN HOC SIGNO la quarta e conclusiva parte della relazione «La famiglia per la persona» svolta da Marco Invernizzi, attuale reggente nazionale di Alleanza Cattolica, al convegno «Giornata di Studi sulla Famiglia» tenutosi a Ferrara il 1° marzo 2003.

Il convegno, organizzato ben diciotto anni fa da Alleanza Cattolica in Ferrara con la presenza dell’allora Arcivescovo di Ferrara-Comacchio Cardinale Caffarra e del fondatore di Alleanza Cattolica Giovanni Cantoni, ha svolto temi ancora estremamente attuali in una società nella quale, come ha detto papa Francesco, «la famiglia è bastonata da tutte le parti».

 

«La famiglia per la persona»

Marco Invernizzi – Ferrara, 1 marzo 2003

quarta parte: Conclusioni

 

Come tutte le svolte epocali che necessitano un profondo cambiamento di atteggiamento, il Concilio Vaticano II non avvenne senza traumi. Detta così, l’affermazione non riesce a esprimere la drammaticità del fenomeno, che per esempio investì il Papa in occasione della pubblicazione dell’enciclica Humanae vitae, nel 1968. Nel marzo 1963, Papa Giovanni XXIII aveva istituito una Commissione di studio per affrontare i temi relativi al matrimonio e alla famiglia, che aveva dato un parere favorevole al controllo artificiale delle nascite. Paolo VI lo ricorda nel n. 6 dell’Humanae vitae, ma non si fece condizionare dalla pur importante opinione, respingendola decisamente (n. 14 dell’enciclica) anche a costo di attirarsi una clamorosa contestazione, sia esterna sia interna alla Chiesa cattolica.

Il trascorrere del tempo e i ripetuti interventi del Magistero nel corso dei 35 anni successivi alla pubblicazione dell’Humanae vitae hanno contribuito a spegnere le contestazioni clamorose verso la posizione cattolica a proposito dell’accoglienza della vita, anche se ci sono valide ragioni per ritenere che sul punto rimanga un rifiuto più o meno espresso, anche all’interno del mondo cattolico.

In particolare, il Magistero di Giovanni Paolo II compirà uno sforzo significativo per rispondere all’affermazione contenuta nella Familiaris consortio (n. 75), «Il futuro del mondo e della Chiesa passa attraverso la famiglia». Oltre a quest’ultimo documento, un’esortazione apostolica successiva al Quinto Sinodo dei vescovi tenuto a Roma nel 1980 proprio sul tema della famiglia, il Papa interverrà sul tema con le Catechesi sull’amore umano nel piano divino svolte nelle udienze generali del mercoledì dal 5 settembre 1979 al 28 novembre 1984 e con la Lettera alle famiglie del 2 febbraio 1994.

Al termine di questo viaggio di alcuni secoli sulle vicissitudini relative alla famiglia, ritorno all’origine e alla radice del problema. Il matrimonio e la famiglia sono state attaccate da ideologie che avevano una errata concezione della persona, o perché impregnata di pessimismo o, al contrario, di un ottimismo buonistico.

Il lungo attacco portato contro la famiglia ha certamente fatto vacillare nel cuore e nell’intelligenza di molti la consapevolezza del ruolo e del significato della famiglia, ma ha anche costretto a ripensarne le caratteristiche originarie, superando luoghi comuni e soprattutto rimettendo l’amore coniugale a fondamento della cellula fondamentale della società: «La vocazione all’amore è ciò che fa dell’uomo essenzialmente l’immagine di Dio. Egli è immagine di Dio nella misura in cui può amare; diventa simile a Dio nella misura in cui diventa qualcuno che ama» [card. Joseph Ratzinger, Matrimonio e famiglia nel piano di Dio, in La “Familiaris consortio”, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 1982, p. 78 (77-88)].

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Ad maiorem Dei gloriam et socialem

Alleanza Cattolica in Ferrara


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