n. 11 – dicembre 2017

20. Dicembre 2017 IN HOC SIGNO 0

Alleanza Cattolica in Ferrara formula a tutti gli amici
i migliori auguri di un buon tempo di Avvento e di un santo Natale
 

Cari amici,
in quest’anno 2017 Alleanza Cattolica in Ferrara ha organizzato cinque «seminari della Scuola di Educazione Civile» sul tema dei «centenari del ’17»: i 500 anni dall’inizio della Rivoluzione luterana, i 300 dalla fondazione della massoneria moderna, i 100 dalle apparizioni di Fatima e dalla Rivoluzione di Ottobre e infine i 100 anni dalla situazione drammatica dell’Europa del 1917 e dai tentativi di pace di papa Benedetto XV e dell’imperatore Carlo d’Austria.

Quest’ultimo seminario ha visto la partecipazione del prof. Oscar Sanguinetti – autore del volume Un cuore per la nuova Europa. Appunti per una biografia del beato Carlo d’Asburgo –, dello storico Renato Cirelli e di S. E. mons Luigi Negri. Vi proponiamo in questo numero di IN HOC SIGNO il breve resoconto della giornata apparso sul settimanale diocesano LA VOCE DI FERRARA.


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«A 100 anni dal dramma del 1917»


un seminario di Alleanza Cattolica

 

L’incontro svoltosi il 25 novembre ha visto come relatori
Oscar Sanguinetti, Renato Cirelli e mons. Luigi Negri.

Organizzato dalla Scuola di Educazione Civile di Alleanza Cattolica e dalla Unione di Preghiera Beato Carlo d’Austria (Gebetsliga), sabato 25 novembre si è tenuto a Casa Bovelli un seminario dal titolo A 100 anni dal dramma del 1917. Perché la guerra e come la pace. Il direttore della Scuola Leonardo Gallotta ha introdotto l’incontro. Il primo relatore, il prof. Oscar Sanguinetti che ha parlato su L’estremo tentativo di pace dell’Imperatore Carlo d’Austria. Il professor Sanguinetti, docente al Pontificio Ateneo “Regina Apostolorum” e redattore della rivista Cristianità, ha spiegato come Carlo d’Asburgo, soprattutto dopo l’appello di Benedetto XV a fermare l’inutile strage causata dalla Prima Guerra Mondiale, utilizzò tutti i possibili canali diplomatici per tentare di arrestare quel fiume di sangue. È stata poi la volta dello storico Renato Cirelli. Partito dalla Rivoluzione francese e dall’irruzione di Napoleone, ha individuato nel nazionalismo liberale il male che ha colpito l’Europa del tempo. A causa di ciò abbiamo avuto un Ottocento affetto da “bulimìa coloniale” con stati che vedevano solo se stessi e la propria potenza. Non si è mai notato, ha affermato Cirelli, che l’unico stato che non si è mai spinto in avventure coloniali è stato l’Impero austro-ungarico. Con la scomparsa di questo Impero venne meno ogni richiamo istituzionale al cattolicesimo e la vittoria di paesi laicisti o addirittura atei decretò il tramonto di ogni prospettiva istituzionale cristiana. Ha poi concluso Mons. Luigi Negri su Benedetto XV e il Magistero della Chiesa su pace e guerra ricordando come il Pontefice, prima di intervenire, ebbe bisogno di tre anni per capire che cosa stava succedendo in Europa, per poi fare un’analisi della situazione e propose articolate soluzioni di pace che furono recepite dall’Imperatore Carlo, ma non dai governanti delle altre nazioni. Ha infine ricordato come la pace non sia solo assenza di guerra, ma una condizione in cui i rapporti degli uomini e delle nazioni siano regolati dall’insegnamento di Cristo.

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Cari amici, le registrazioni audio del seminario del 25 novembre «A cento anni dal dramma del 1917. Perché la guerra e come la pace» sono disponibili. Nei prossimi giorni verranno inviati agli iscritti al servizio e in seguito a tutti quelli che ne faranno richiesta.

Ad maiorem Dei gloriam et socialem

Alleanza Cattolica in Ferrara